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venerdì 10 novembre 2017

Andiamo via leggeri

Insofferenti lettori (insofferenti nei riguardi dei bufalari), oggi abbiamo meno voglia del solito di lavorare, anche Piratina e Kaiser hanno voglia di poltrire, del resto è uscito il sole e un bel pisolino ci sta bene. Come conseguenza vi rifiliamo un post più breve del solito.
Partiamo da quelli che continuano ad aspettare segni dal cielo:
Avrete già capito che si parla di due classici della fuffo-archeologia: le "lampade di Dendera" e la "pila di Baghdad", facciamoci coraggio e proviamo a leggere
Mentre la gente si meraviglia delle antiche piramidi egiziane, una cosa che non attraversa la mente di molti è come gli antichi egiziani riuscirono a creare le piramidi di Giza. Ci si chiede come hanno fatto a creare i grandi blocchi megalitici di pietra sopra il deserto e come hanno potuto creare l’opera nei templi quando non avevano una luce? Potrebbe essere che gli antichi Egizi avessero elettricità e batterie?
Gli antichi egizi erano in possesso di avanzata tecnologia
Ci sono stati risultati in base a studi e ricerche in cui viene suggerito come gli antichi Egizi potevano essere in possesso di una tecnologia avanzata migliaia di anni fa. Due eccellenti prove sono le batterie di Baghdad e il muro al tempio di Dendera dove è impresso uno Zodiaco e altri petroglifi che dimostrano il possesso di tecnologie in quell’epoca. Il canale Ancient World di YouTube ha dedicato un ampio documento incredibile su come gli antichi egizi erano in possesso di tecnologia avanzata che gli permetteva di avere batterie e elettricità. Il tempio di Dendera ha un muro che mostra immagini che suggeriscono di avere luci elettriche in quanto mostra una spirale collegata ad un grande tubo di vetro con un’altra spirale dentro. Ma la domanda è dove avrebbero inserito la forma grezza di una lampadina. 
"un ampio documento incredibile" e infatti noi non ci crediamo dicono Kaiser e Piratina
Gli Egiziani potrebbero avere inventato cosi la prima pila elettrica?
La Pila di Baghdad potrebbe essere la risposta a questa domanda. Si tratta di un vaso di argilla che ha un tappo e una barra di ferro che attraverso il tappo entra in un cilindro di rame centrale. Gli scienziati pensano che il vaso potrebbe essere stato riempito di aceto e hanno fatto una replica funzionante della batteria. La forma grezza di una lampadina raffigurata sulle pareti dei templi sarebbe stata connessa alla batteria di Baghdad per dare luce.
I templi con le loro intricate e stupende opere d’arte sarebbero state intinte nel nero, quindi non c’è modo che gli antichi egiziani avrebbero potuto lavorare sui tanti disegni che accarezzano le pareti del tempio a meno che non avessero una qualche forma di luce. Così gli antichi egiziani inventarono ciò che sarebbe stata la prima lampadina e la collegavano alla batteria di Baghdad. Guardate il video! 
Cosa vorrà dire "I templi con le loro intricate e stupende opere d’arte sarebbero state intinte nel nero" secondo i felini vuol dire che la traduzione è stata fatta a "mentula canis". Poi se la pila l'hanno inventata gli egiziani come mai è stata ritrovata a Baghdad? Forse c'era un elettrodotto che collegava l'Egitto con la Mesopotamia? In ogni caso se volete guardare il video lo trovate qui, dura solo 3 minuti e 45 secondi.
Addentriamoci nei misteri dell'evoluzionismo con mistero fuffo che ci presenta:
A dire il vero si tratta di un articolo interessante e non fuffoso
"Siamo soli?". Questa è una delle questioni fondamentali che ci fa sentire estremamente piccoli ed insignificanti dinanzi alla maestosità dell'universo. Per questo motivo vale la pena riflettere su che tipo di vita potrebbe esistere là fuori e come dovremmo comportarci qualora venisse confermata l'esistenza di un'intelligenza extraterrestre.
Nuove ricerche suggeriscono che se dovessero esistere esseri avanzati in mondi lontani, allora è ragionevole credere che il loro aspetto potrebbe essere molto simile al nostro.
"Su un livello più filosofico, capire quali caratteristiche universali possano accomunare le varie forme di vita, potrebbe diventare profondamente gratificante soprattutto se venissimo a sapere che non siamo i soli organismi multicellulari a vivere in questo sconfinato universo", ha dichiarato Samuel-Levin, candidato al dottorato in zoologia presso l'Università di Oxford.
Gli scienziati dell'Università di Oxford hanno scritto in un articolo pubblicato sul Journal International of Astrobiology il 31 ottobre 2017 che la vita su altri pianeti potrebbe essere sorprendentemente simile alla nostra. Le molteplici teorie, come quelle con le quali siamo soliti confrontarci, hanno poco a che fare con le attuali conoscenze che abbiamo del nostro pianeta ma piuttosto dovrebbero concentrarsi sull'interrogativo se gli alieni sono fatti di carbonio o silicio, DNA o" XNA ", e se respirano ossigeno o azoto e via dicendo.
Nel corso dei millenni, gli alieni avrebbero potuto subire una propria selezione naturale "nidificandosi" in un contesto ambientale del tutto diverso dal nostro e subendo delle univoche trasformazioni nella loro complessa biologia.
Le prove di queste antiche transizioni evolutive andrebbero ricercate in un alternativo contesto biologico. Se si considera che sulla Terra, i geni "hanno collaborato tra loro" realizzando genomi destinati alla proliferazione di cellule primitive per poi unirsi e creare cellule eucaristiche molto più complesse fino a formare organismi multicellulari viene da chiedersi se tutto ciò non possa essere accaduto in altri contesti planetari.
Una vita extraterrestre potrebbe aver subito un'autonoma selezione naturale pur mantenendo inalterati quegli elementi universali che hanno consentito agli esseri umani di raggiungere il massimo sviluppo sotto il profilo biologico.
Non è detto che tali forme di vita debbano basarsi necessariamente sugli stessi elementi essenziali presenti sulla Terra, come il carbonio, visto che la decodifica dei loro geni potrebbe essere completamente diversa da quella che si potrebbe ottenere dal DNA umano. 
L'ultimo brano dovrebbe far riflettere tutti quelli che sproloquiano di alieni che hanno dato origine all'umanità  ibridando in loro DNA con quello degli antenati dell'uomo: non è detto che la genetica degli alieni si basi sul DNA.
Avrete senza dubbio sentito parlare del "cronovisore",  il misterioso apparecchio (naturalmente occultato dai poteri forti...) che permetterebbe di vedere il passato. Se non ne avete mai sentito parlare ci pensa sebir ad informarci ripescando un articolo del 2012:
Padre Pellegrino Ernetti, che è stato un umile e schivo monaco benedettino, nato nel 1925 e trapassato nel 1994, è assurto improvvisamente agli onori delle cronache grazie a due interviste rilasciate ad altrettanti quotidiani di tiratura nazionale.
La prima, sul numero 18 di "La Domenica del Corriere" del 2 Maggio 1972 e l'altra sul numero 17 del "Giornale dei misteri" dello stesso anno.
In tali interviste Padre Ernetti, conosciutissimo esorcista, musicologo di fama internazionale e scienziato, vissuto nel monastero dell'isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, ha annunciato al mondo di avere realizzato una macchina capace di guardare indietro nel tempo.
Questo congegno è stato chiamato "CRONOVISORE" ed è in grado di osservare gli eventi del passato che appaiono in forma olografica in un piccolo spazio cubico.
È stato progettato da lui agli inizi degli anni cinquanta insieme a 12 luminari, tra i quali viene citato Enrico Fermi ed un suo noto discepolo (di cui non menziona volutamente il nome).
Alcuni altri sono lo scienziato tedesco Wernher Von Braun (già inventore delle V2 e direttore della NASA), un Premio Nobel giapponese e uno scienziato portoghese di nome De Matos (anche se dalle nostre fonti, sia Fermi che Von Braun hanno avuto solo un ruolo di "consulenza").
Per quanto incredibili fossero le affermazioni di Padre Ernetti, questi non era una persona qualunque, bensì uno dei più stretti collaboratori di Padre Gemelli, il fondatore dell’Università Cattolica del "Sacro Cuore" di Milano.
Comunque una persona modesta, che non aveva alcun interesse a portare l’attenzione su se stessa. Inoltre, come spiegherò più avanti, il monaco portò delle prove concrete a sostegno delle sue affermazioni.
Nell'intervista a "La Domenica del Corriere" Padre Ernetti affermò ad esempio:
«L'intera elaborazione si basa su un principio di fisica accettato da tutti, secondo il quale le onde sonore e visive, una volta emesse, non si distruggono ma si trasformano e restano eterne e onnipresenti, quindi possono essere ricostruite come ogni energia, in quanto esse stesse energia».
Per fortuna non tira in ballo Tesla, forse perché quando Nikola è morto il nostro benedettino aveva solo 18 anni
Questo macchinario, secondo la descrizione dell'autore, è costituito da tre distinti componenti:
1. Una serie di trasduttori ed antenne, in una lega composta da tre misteriosi metalli (non specificati), che assicura la rilevazione di tutte le lunghezze d'onda del suono e della radiazione elettromagnetica.
2. Un modulo in grado di auto-orientarsi sotto la guida delle onde sonore ed elettromagnetiche captate.
3. Una serie assai complessa di dispositivi mirati alla registrazione delle immagini e dei suoni, del loro filtraggio e chiarificazione, al fine di selezionare solo quello dell'elemento ricercato.
Vediamo le prove
Padre Ernetti rivelò inoltre alcuni viaggi temporali che avrebbe compiuto con l'apparecchiatura.
Raccontò di aver voluto «[...] per prima cosa verificare che quello che vedevamo fosse autentico. Così iniziammo con una scena abbastanza recente, della quale avevamo buoni documenti visivi e sonori. Regolammo l'apparecchio su Mussolini che pronunciava uno dei suoi discorsi.»
Presa dimestichezza con il meccanismo: «[...] risalimmo nel tempo, captando Napoleone. Se ho ben compreso quello che diceva, era il discorso con il quale annunciava l'abolizione della Serenissima Repubblica di Venezia per proclamare una Repubblica Italiana.»
«Successivamente andammo nell'antichità romana. Una scena del mercato ortofrutticolo di Traiano, un discorso di Cicerone, uno dei più celebri, la prima Catilinaria. Abbiamo visto e ascoltato il famoso: "Quousque tandem Catilina"».
Assistere alla foga declamatoria di Cicerone di fronte al Senato romano, nel 63 a.C., deve essere stata un'esperienza davvero emozionante. Ecco infatti come padre Ernetti la commentava: «I suoi gesti, la sua intonazione... com'erano potenti! E che fantastica oratoria!»
Egli sosteneva inoltre di aver assistito - attraverso il Cronovisore nel 169 a.C. - ad una rappresentazione del Thieste, una tragedia del poeta latino Quinto Ennio, che si riteneva definitivamente perduta ma da lui prontamente trascritta proprio in quell'occasione.
Stranamente ci sono degli scettici che mettono in dubbio queste "prove", ad esempio a proposito della tragedia di Ennio si permettono di scrivere
Ernetti trascrisse la famosa tragedia di Ennio, peccato che la sua trascrizione sia composta, per il 65%, da frammenti già noti. Frammenti che appartengono, però, solamente alla decima parte della tragedia. Alcuni sostengono che il lessico utilizzato non fosse appropriato per un poeta come Ennio, ma molti discordano su questo, quindi preferisco non darci troppa importanza.
Si prosegue tirando in ballo anche Ettore Majorana. Ma vediamo la prova delle prove
Gli esperimenti durarono quasi 20 anni e dopo questo lasso di tempo, nel maggio 1972, Ernetti, preso dall'euforia della scoperta, rilasciò l'intervista ad uno dei quotidiani più noti allora in Italia "La Domenica del Corriere".
Lo scalpore che suscitò quell'articolo giunse fino alle orecchie dei suoi "superiori" che lo convocarono in una riunione segreta dal Santo Padre.
Si ignora quello che si dissero in quell'occasione, ma di sicuro, qualche giorno dopo quell'incontro il dispositivo fu smantellato.
Prima, però, fu portato al Viminale per una dimostrazione alle "alte sfere" politiche di quel periodo.
Padre Ernetti portò come prova dell'esistenza del meccanismo un'immagine del volto di Cristo che dichiarò avere scattato col "Cronovisore".
Questa foto dopo un mese fu tacciata di falso in quanto aveva una fortissima somiglianza col volto di una scultura lignea di Cullot Valera, che si trova in un santuario vicino a Todi (Perugia), di cui circolavano cartoline riproducenti quel volto nelle bancarelle della chiesa.
Naturalmente scattò il gombloddo..
A quel punto sarebbe scattata una congiura del silenzio. 
Il Papa, membri del Vaticano e della politica, scienziati avrebbero messo tutto a tacere, preoccupati delle ripercussioni storiche e le ricadute sulla vita privata che l'invenzione avrebbe ottenuto.

Tendenziosamente, viene mostrata la foto del volto di Cristo somigliante e ripreso dalla sopracitata scultura lignea che discredita tutte le affermazioni di Padre Ernetti il quale, non difendendosi (per ovvi motivi di "obbedienza", ndr) in definitiva dà ampio credito alla tesi del falso e poco dopo tutto finisce nell'oblio.
Vediamo la conclusione
Ma che fine ha fatto il Cronovisore? In questi ultimi anni si è diffusa la voce che l'unico esemplare di questo strumento realizzato da padre Ernetti sia stato smontato ed accuratamente nascosto tra i meandri sotterranei dei Musei Vaticani.
Questa straordinaria scoperta e invenzione è stata infine degradata come spunto banale per film di "fantascienza", tipo "Déjà Vu" o fonte di ispirazione per libri come il racconto di Arthur C. Clarke (The Light of Other Days, 2000) "La Luce del Passato", ove vengono descritti congegni assai simili al Cronovisore.
Gli autori delineano le loro storie mostrando di conoscere molti dettagli su di esso, anche se si ignora quali siano state le loro vere fonti. Resta il fatto che a volte il confine tra la finzione e la realtà può essere molto sottile.
Kaiser suggerisce questa conclusione
Per prima cosa, il funzionamento dell’oggetto è totalmente astruso. In teoria, si sintonizzerebbe con la scia relitta d’energia lasciata da un evento passato. Ernetti disse che ciò si basava sulla teoria relativistica di Einstein e su “metodiche usuali”.
Ah ha, certo. Quali siano queste metodiche nessuno lo sa, ma andiamo avanti.
Nessuno ha mai visto il Cronovisore. Non esistono prove tangibili né fotografie della sua esistenza. Neanche i fantomatici collaboratori di Ernetti confermarono le sue affermazioni. Anche perché, Fermi morì nel 1954 (18 anni prima della famosa intervista) e dubito fortemente che Ernetti abbia mai avuto un qualsivoglia di contatto con von Braun.
Stranamente la pensiamo anche noi, mici compresi, in questo modo.
Continuiamo con la scienza che più scientifica non si può, vediamo cosa ci offrono i living alcols di cristina bassi:
Gli effetti dannosi di stress e ansia sul cervello
La prima parte di una mia traduzione di un interessante articolo sullo stress e sua influenza sul cervello... Nei miei trattamenti di riequilibrio energetico con il dispositivo SCIO, lo "stress" ha molto spesso ... una posizione di privilegio. I riequilibri energetici che eseguo sul piano emozionale e mentale e sui meridiani energetici, sono spesso di grande utilità e beneficio per il tema stress che sta sempre piu' pesando sulle nostre vite.
Secondo Piratina, felino maligno ma intelligente, questo primo pezzetto chiarisce già il senso di tutto il discorso...
Il ritmo veloce del nostro mondo interconnesso, sembra sia alimentato da cicli non-stop di notizie, 24 ore su 24, che sono decisamente fonte di stress e ansia.
Mentre un po' di stress è buona cosa (senza di esso la vita sarebbe monotona e priva di eventi), lo stress cronico può portarci a stati di ansia, esaurimento, depressione e irascibilità. Questi sintomi sono la manifestazione di qualcosa che sta accadendo nel corpo, in particolare nel cervello, quando siamo stressati.
Gli scienziati ora stanno rivelando che vivere costantemente con paura e ansia, sconvolge veramente la chimica cerebrale e danneggia le cellule cerebrali. Ne consegue che le strutture cerebrali vengono fisicamente alterate e l'invecchiamento cerebrale viene accelerato.
La recente ricerca ha rivelato che le manifestazioni esterne di stress, sono solo la punta dell'iceberg perché molto di più è all’opera al di sotto della superficie.
In effetti lo stress, è stato dimostrato, cambia veramente la struttura cerebrale. E’ particolarmente dannoso sulla amigdala, una regione del cervello a forma di mandorla, che regola le emozioni fondamentali come paura e ansia
I ricercatori sapevano che esporsi a stress prolungato, può causare cambiamenti strutturali nella amigdala. Tali cambiamenti sono stati messi in relazione a comportamenti associati ad ansia e disturbi depressivi
Nuovi studi sui topi, stanno mostrando che basta un solo evento stressante per causare un trauma psicologico ritardato e a lungo termine. Molti studi che indagano sugli effetti dello stress nei roditori, espongono gli animali a stress cronico - in altre parole a stress a lungo termine.
Negli studi in cui i ricercatori hanno di fatto visto gli effetti di un solo evento stressante, gli stessi hanno solitamente riscontrato i cambiamenti più o meno un giorno dopo l'evento stress.
Ciò che rende unici questi studi, è il fatto che i ricercatori hanno osservato i risultati di un solo evento stressante, in un punto ritardato del tempo, ovvero dopo la fine della minaccia
Nel primo studio, un gruppo di ricercatori dall'India trovò che un solo evento stress non danneggiasse immediatamente l’amigdala dei topi. Dopo 10 giorni questi animali soffrivano di un aumento d’ansia e di cambiamenti alla struttura dei loro cervelli, specialmente della amigdala.
Si noto che il primo link porta ad un articolo in cui si parla di david icke, insomma il non plus ultra della scienza (gonzologia)-
Concludiamo con albino, vediamo le sue ultime perle di saggezza:
Il “risparmio energetico” è una bufala
Il nostro parte dalla notizia che, forse, dal 1° gennaio potrebbe esserci un aumento delle tariffe elettriche per fare i suoi commenti
Quindi, non solo scopriamo che la raccolta differenziata è una bufala poiché negli inceneritori la immondizia differenziata viene bruciata assieme. Non soltanto alla storiella delle auto inquinanti non crede più nessuno: unicamente un modo per costringere le famiglie a cambiare macchina.
Da oggi, sappiamo definitivamente che pure il cosiddetto risparmio energetico è una una panzana. Stanno elaborando una riforma della bolletta elettrica la quale aumenta i costi fissi e premia chi consuma di più. Una sorta di “flat” legata più al reddito che al consumo. Pertanto, non ha più senso parlare di “efficienza energetica”, “Classe A”, “spreco di corrente degli stand-by” e “lampadine a basso consumo”. Era solo un condizionamento mentale per indurre la gente a sperperare denaro in acquisto di elettrodomestici nuovi che non servivano loro.
Adesso che, grazia ala crisi, la gente comincia risparmiare davvero energia, loro “rottamano” gli ultimi orpelli finto-ecologisti.
15 anni fa una lampadina a incandescenza costava 1000 lire (50 centesimi di euro) oggi una lampadina LED costa 20 volte tanto ma consuma solo 1/5. Con la nuova tariffazione, conviene tenersi le vecchie lampadine a bulbo.
Cosa diranno le organizzazioni “ambientaliste”? Ovviamente niente poiché la loro priorità è di fare passare i matrimoni omosessuali, la moneta digitale, rafforzare la UE, le leggi “antirazziste” e la legalizzazione della droga.
E provate a dimostrarmi che sbaglio.
Interessante documento psicopatologico dice Kaiser (un suo antenato dava la caccia ai topi nella cantina del dr.Freud).
Bene, fine e parata.
 Il komandante insiste con il suo multi-ionizzatore a flusso incrociato, fa anche un appello ai sindaci...
Sempre lui, tanto per avere una conferma alle sue frottole ripesca rosalind peterson (facendole dire cose che non ha mai detto...)
Poteva il nostro non occuparsi anche di vaccini? Naturalmente no! Ecco una notizia proveniente da una fonte autorevole, nientemeno che natural news!
Un.... diciamo un idiota scrive un po' di idiozie.
Quando siamo stati a Napoli il vesusio non l'abbiamo visto, forse era nascosto dalle scie chimiche.
Cretina! Lascia perdere il destriname e facebook e vai a farti visitare da un medico!
Gli alimenti per ottenere la vita eterna, altri numeri di grabovoi.
Se abbiamo capito bene questa sarebbe la terapia suggerita per le emorroidi.
Pronto a finire in carcere con la dottoressa...alessio, noi, felini compresi, speriamo che accada presto (e che buttino via la chiave dice Kaiser).
Sempre la dottoressa che farnetica un po'.
Per finire il piccante senatore che si pone un interrogativo. Piratina dice che se invece di girare su internet studiasse un po' forse avrebbe la risposta.








 


3 commenti:

  1. Il komandante si sta dando da fare con il suo "ionizzatore", quasi quasi gli faccio concorrenza, ho giusto in mente un progettino.

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    1. Se lo realizzi facci sapere, chissà che non possiamo far perdere un po' di clienti allo strakkone.

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  2. Ma soprattutto solo a me viene in mente che incrociare i flussi è male ?
    ;)

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